L’accessibilità digitale sarà obbligatoria dal 28 giugno: Sei a norma?

Il tuo sito è a norma?

Adeguarsi all’accessibilità digitale: Da dove iniziare e cosa cambia per le aziende.

Se se ne sta parlando tanto nelle ultime settimane, è perché dal 28 giugno l’accessibilità digitale diventa obbligatoria per tutte le aziende che hanno almeno 10 dipendenti o superano i 2 milioni di euro di fatturato annuo.

L’obbligo deriva dal recepimento italiano dell’European Accessibility Act (EAA), che mira a garantire che siti web, app, e-commerce, servizi digitali e documenti online siano accessibili anche alle persone con disabilità.

In particolare, la normativa si applica a:

  • Imprese private che offrono prodotti e servizi digitali al pubblico
  • Settori chiave come e-commerce, banking, telecomunicazioni, trasporti, servizi audiovisivi e hardware/software digitali
  • Enti pubblici e aziende partecipate (già soggetti alla Legge Stanca)

Le microimprese (meno di 10 dipendenti e fatturato annuo sotto i 2 milioni di euro) possono essere esentate, ma non sono escluse in automatico: se operano in settori specifici o forniscono servizi essenziali, anche loro potrebbero dover rispettare i requisiti di accessibilità.

Cos’è l’accessibilità digitale?

L’accessibilità digitale significa rendere siti web, app e contenuti online facilmente fruibili da tutte le persone, incluse quelle con disabilità (visive, uditive, cognitive o motorie). È un insieme di buone pratiche che migliorano l’esperienza utente per tutti, non solo per chi ha difficoltà.

Un esempio pratico:

Immagina un potenziale cliente non vedente che visita il sito della tua impresa: se non è compatibile con un lettore di schermo, hai perso una vendita. L'accessibilità risolve proprio questo tipo di problema.

L’accessibilità digitale è inclusività e significa anche espandere il proprio mercato, per questo è auspicabile che quante più aziende, di diverse dimensioni, vi aderiscano.

PMI e microimprese che adottano l’accessibilità infatti:

  • Aumentano la base clienti
  • Migliorano SEO e posizionamento su Google
  • Offrono un'esperienza utente più efficace e inclusiva
  • Si preparano ad eventuali obblighi di legge, sempre più stringenti

Dati utili:

  • Il 15% della popolazione mondiale ha una qualche forma di disabilità (Fonte: OMS)
  • Google valorizza i siti accessibili, poiché sono più leggibili anche dagli algoritmi di indicizzazione

7 Passi pratici per rendere accessibile il tuo sito web

1. Usa un design semplice e leggibile

Evita grafiche complesse e font difficili da leggere. 

Prediligi:

  • Contrasti chiari (es. testo nero su sfondo bianco)
  • Font leggibili (es. Arial, Roboto)
  • Layout responsivi (funzionano bene su mobile)

2. Aggiungi testi alternativi (alt text) alle immagini

Ogni immagine importante deve avere una descrizione testuale che spieghi cosa rappresenta. Questo è essenziale per:

  • Lettori di schermo per utenti non vedenti
  • SEO (Google legge anche i testi alternativi)

3. Struttura i contenuti con titoli e paragrafi

Utilizza correttamente H1, H2, H3 per strutturare il testo.
Una buona struttura aiuta:

  • Gli utenti a orientarsi
  • I motori di ricerca a comprendere meglio il contenuto

4. Usa link descrittivi

Evita frasi come “clicca qui”. Scrivi link significativi, ad esempio:
-> Scopri il nostro servizio di consulenza digitale.

5. Rendi il sito navigabile da tastiera

Molti utenti con disabilità motorie navigano senza mouse. Assicurati che:

  • Il menu e i bottoni siano accessibili con il tasto TAB
  • Gli elementi interattivi siano evidenziati durante la navigazione

6. Aggiungi sottotitoli ai video

I sottotitoli aiutano:

  • Utenti sordi o con problemi di udito
  • Chi guarda i video senza audio (es. da smartphone)

7. Verifica l’accessibilità con strumenti gratuiti

Ci sono strumenti online semplici da usare come:

Questi strumenti ti mostrano cosa funziona e cosa migliorare.

Accessibilità = Miglior SEO

Un sito accessibile è anche un sito più veloce, leggibile e comprensibile: proprio ciò che Google premia nel ranking.
Ecco alcuni vantaggi SEO diretti:

  • Miglior indicizzazione dei contenuti
  • Maggiore permanenza degli utenti sul sito
  • Riduzione del bounce rate

Bonus: accessibilità nei social media

Anche i tuoi contenuti social dovrebbero essere inclusivi. Ecco qualche consiglio veloce:

  • Usa hashtag leggibili (es. #AccessibilitàDigitale invece di #accessibilitadigitale)
  • Aggiungi alt text alle immagini su Instagram, Facebook e LinkedIn
  • Inserisci trascrizioni o sottotitoli nei video

Normativa in Italia: cosa sapere

Nel settore pubblico l'accessibilità è già obbligatoria (Legge Stanca, Decreto legislativo 106/2018).
Dal 2025, anche molte realtà private – tra cui e-commerce e aziende di servizi – dovranno rispettare l’European Accessibility Act.
-> Meglio iniziare ora e arrivare pronti.

Conclusione: inizia dalle basi

Non serve rifare tutto da zero. Puoi partire da piccole modifiche al sito, ai tuoi contenuti e alla comunicazione online.
Investire in accessibilità significa investire in inclusività, reputazione e risultati di business.
Anche una piccola impresa può fare una grande differenza.

Un ritocco al sito web basta o serve ripartire da capo?
Scopri come capirlo nell’articolo!

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